IZ3MEG
Utente
Regione: Veneto
Città: Verona
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Inserito il - 29/03/2012 : 18:49:51
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Mi sono recato a Roma per lavoro, ed ho unito il dovere al diletto. Così ho girato un po' per la capitale apprezzando vari monumeti storici di cui siamo appassionati sia io che mia moglie Cristina (IZ3SWR). Parentesi, faccio presente, per non essere frainteso, che ho passato la vita fra CB, OM, e associazioni radio varie, ho installato per più di 15 anni ponti radio civili di vari comuni della provincia, associazioni e ditte private, potrei scrivere tre pagine di nomi di aziende ed enti per cui ho lavorato, ma basti sapere che anche la più insignificante installazione che ho effettuato, è sempre stata fatta con quello che io ho ritenuto essere il pieno rispetto dell'ambiente circostante, e questo anche in momenti in cui non si gridava, come ora, al rispetto delle "belle arti" alla conservazione ambientale e dei monumenti ecc. e questo non sinifica che io non ami le antenne! Scusate l'interruzione, riprendo da dov'ero rimasto, girando per Roma, dicevo, mi sono trovato di fronte alla maestosità di Castel S.Angelo.
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Mi scuso se risoluzione e dimensioni dell'immagine non sono "degne" ma il forum mi blocca gli invii superiori ad una certa ampiezza. Quella che si vede è la parte superiore di Castel S. Angelo, dovrebbe essere l'Arcangelo Michele, opera dell'artista Peter Anton von Verschaffelt (1710–1793).
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Troneggia invece, quale pennacchio di questo monumento iniziato dall'Imperatore Adriano nell'anno 125 un'antenna VHF, contornata da abbondante tiranteria. Io, Segretario della sezione ARI di Verona, radioamatore da più di 25 anni, e prima C.B. quando ancora i "baracchini" erano fuorilegge, poi per tanti anni installatore e proprio di quegli apparati, dovrei esserne fiero... Invece, mai in vita vidi aereo stonare più di quel dipolo verticale. Non vi erano posti nei dintorni in cui posizionare l'antenna? Dovevano proprio dimostrare la superiorità della tecnologia delle comunicazioni sulla spada dell'Angelo? Se fosse ancora in vita Sigmund Freud ci spiegherebbe la chiara correlazione che univa il simbolo fallico nella mente dell'instalaltore e le sue relazioni con l'inconscio, ma, pace all'anima sua, non credo sia necessario arrivare a tanto! C'è solo da augurarsi che qualche assessore romano, alzati gli occhi al cielo, abbia anche lui la stessa orrenda visione e provveda a rimediare.
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